Centro per l'Educazione, la Cooperazione e l'Assistenza Tecnica



La Storia

La storia del Cecat inizia nel 1959, quando l’Onorevole Domenico Sartor intuisce che bisognava ricreare un economia partendo dal settore primario per attivare successivamente gli altri settori produttivi. Condividendo le proprie idee con alcuni insegnanti e agricoltori della Castellana e della provincia trevigiana, percepisce l’esigenza di creare un Centro comune con l’obbiettivo di emancipare il mondo contadino dal degrado socio economico che stava attraversando il nostro paese negli anni ’50. Infatti in questo periodo del secondo dopoguerra, di 95 comuni, 76 venivano classificati come “zone depresse”, la maggior parte della popolazione era impiegata nel settore agricolo che però non soddisfava l’offerta di lavoro con conseguente incremento percentuale  della disoccupazione. Anche il reddito pro capite annuo era molto basso aggirandosi tra una media di 155.000 lire/anno per la Regione Veneto e 127.000 lire/anno per la provincia di Treviso.
In questo contesto socio economico viene così fondato il C.e.c.a.t. – acronimo di “Centro per l’educazione, cooperazione agricola trevigiana” che si propose di stimolare un iniziativa concreta  affinché attraverso la “presa di coscienza del proprio stato” si sarebbe avuto una crescita culturale necessaria per comprendere l’innovazione tecnologica, agroalimentare e dei mercati. 
Per una crescita culturale è opportuno arricchire il proprio bagaglio formativo, per questo dal momento della fondazione al 1963 furono erogati 300 corsi di formazione rivolti a uomini, donne e ragazzi per un totale di circa 14.000 allievi formati. 
Il Cecat è stato quindi un’associazione su base volontaria, senza scopo di lucro che si focalizzava sul primato della persona: “la cooperativa serve all’uomo, non l’uomo la cooperativa”.


Ricordiamo gli importanti traguardi raggiunti negli anni.

-      1976 il Cecat favorì la costituzione dell'Eliconsorzio del Prosecco allo scopo di organizzare i trattamenti anticrittogamici con mezzi aerei. In tal modo l'elicottero si sostituisce all'uomo nei trattamenti in collina creando meno inquinamento, più salute per l'uomo e anche meno sforzi lavorativi

1979 il Cecat è tra i primi organismi ad attivare il servizio di lotta guidata sul territorio viticolo della provincia di Treviso. Si installano le capannine meteorologiche nell’area del Prosecco (8 capannine), nell’area del Montello e Colli Asolani (6 capannine), e nell’area della pianura a destra del Piave (6 capannine). Inoltre l’ente collabora con vari Organismi ed attiva un servizio capillare ed efficace sul territorio. Attua decine di incontri informativi con viticoltori, frutticoltori, orticoltori in molte zone della provincia e del Veneto;

anni ‘80 il Cecat favorisce la fondazione del CEVESA (Centro Veneto Servizi Agricoli) in collaborazione con la CISL; organismo regionale con oltre 35 gruppi di agricoltori. Nascono i gruppi di giovani imprenditori ed i servizi alle aziende da parte di tecnici, che seguivano sia la parte di consulenza in campo sia il settore della contabilità;


anni ‘90 il Cecat è tra i primi soggetti a promuovere i sistemi di produzione integrata e biologica. Molte aziende avviano un processo di produzione ecocompatibile utilizzando i provvedimenti Europei. Nel 1992 il Cecat diventa partner con la Cantina sociale Montelliana e successivamente con la cantina produttori di Valdobbiadene. Nel 1996 la Regione del Veneto non supporta più finanziariamente la rete dei servizi di difesa e produzione integrata e biologica. Il Cecat promuove così il Progetto Vite dove gruppi di viticoltori si assumono in proprio i costi del servizio di difesa, di gestione del vigneto e della promozione del vino. Si inizia con alcune decine di aziende per giungere alle oltre 200 attuali. Nel 2002  il Cecat diventa partner con la Cantina del Terraglio e di Gaiarine, successivamente anche con la cantina di Ponte di Piave e la Cantina dell'Alta Padovana.


Attualmente il Cecat, ora acronimo di “CENTRO PER L'EDUCAZIONE, LA COOPERAZIONE E L'ASSISTENZA TECNICA” ha lo scopo di svolgere la più ampia attività inerente l'educazione e la formazione dei giovani e degli adulti nonché di favorire lo sviluppo delle comunità, in particolare nel mondo rurale. Ha inoltre l’obiettivo di porre allo studio e all'attenzione degli enti locali, provinciali e regionali, statali, comunitari europei ed internazionali, nelle forme più innovative ed incisive, le questioni relative al benessere sociale, all'istruzione e alla formazione professionale e tecnica, all'educazione permanente, anche in collaborazione con gli Enti sopraindicati, le più varie iniziative concrete. In particolare, per quanto riguarda il mondo rurale, l'Associazione si propone, come finalità sociale, di operare per la formazione e l'esercizio di una cittadinanza attiva degli operatori agricoli, delle loro famiglie e di quanti operano in zone rurali, con particolare riferimento alla promozione e allo sviluppo del lavoro di gruppo, dell'associazionismo e della cooperazione, attraverso la promozione, la sperimentazione e la realizzazione, con collaborazioni, intese e collegamenti con Enti pubblici e privati, organismi e organizzazioni di agricoltori e di altri operatori residenti in zone rurali, di tutte quelle iniziative che rivestono interesse culturale sociale ed economico e risultino rilevanti per le aspettative presenti nella popolazione e per le possibilità di realizzazione della crescita dei singoli e della comunità.

 

  

Realizzazione Siti by TopsuiMotori